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NEWS: Stretta farmaci Griffati. Il Governo cambia nuovamente la norma, ora il medico può prescrivere il farmaco griffato motivando la sua decisione

La norma cambiata all’ultimo AGGIORNAMENTO sulla stretta ai farmaci griffati FARMACO GENERICO O DI MARCA?

RICAMBIA LA NORMA: ORA IL MEDICO PUO’ SPECIFICARE UN FARMACO DI MARCA MA DEVE SCRIVERE ANCHE I MOTIVI  DEL PERCHE’ E’ PREFERIBILE AL GENERICO, PER IL MINISTERO NON SI TRATTA DI UN PASSO INDIETRO

Telefonate segrete, pressioni e polemiche per tutta la giornata di ieri, luned’ 30 Luglio. Quella norma sui farmaci deve essere riscritta, avrà tuonato qualcuno. E fin quando non cambia la norma il maxi emendamento alla spending review non passerà. Alla fine arriva la soluzione e la norma è cambiata: sulla spinta alla vendita dei più risparmiosi farmaci generici il Governo ha deciso di tornare indietro solo a metà. Ora si dà facoltà al medico di indicare nella ricetta il nome del farmaco di marca, ma che rimane la volontà di assestare una stretta ai farmaci brand a brevetto scaduto. «Nessun passo indietro», ha voluto precisare in serata il ministero dell’Economia visto che permale “l’obbligatorietà” per il medico di indicare il principio attivo. Mentre è una “facoltà” quella di prescrivere il “medicinale specifico”.

 

Alla fine quindi la contestata norma sui farmaci ‘griffati’ contenuta nel decreto sulla spending review è cambiata, rispetto a come era stata presentata ieri. Il maxi emendamento del governo prevede ora che il medico ”ha facolta”’ di indicare nella ricetta il farmaco di marca, e tale prescrizione e’ vincolante per il farmacista se essa e’ motivata dal medico. Il maxi-emendamento conferma la prima parte del comma contestato: “Il medico che curi un paziente, per la prima volta, per una patologia cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili più medicinali equivalenti è tenuto ad indicare nella ricetta del Ssn la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco”. Ma il maxi-emendamento aggiunge una clausola: “Il medico ha facoltà di indicare altresì la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo; tale indicazione è vincolante per il farmacista ove in essa sia inserita, corredata obbligatoriamente di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità”, prevista dal decreto sulle liberalizzazioni. Tutti d’accordo quindi? I telefoni sono ancora roventi. Con i medici di famiglia che ieri si dicevano pronti alla disobbedienza, i genericisti che plaudivano al giro di vite e accusavano di «monopolio» le industrie produttrici di specialità, i sindacati dei chimici sugli scudi contro il rischio di norme che potrebbero innescare altra disoccupazione. Le industrie farmaceutiche parlano di una misura sconvolgente che potrà stravolgere il mercato. E VOI CONSUMATORI COSA DITE? COME VI SIETE TROVATI CON I FARMACI GENERICI, RACCONTATECI LE VOSTRE ESPERIENZE.

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