Una donna di Olginate in Provincia di Lecco ha denunciato ai carabinieri di aver acquistato una confezione di carciofi freschi in un supermercato della zona e che uno degli ortaggi tagliandolo sarebbe poi esploso a casa sua. L’inspiegabile episodio potrebbe potrebbe essere stato causato da una reazione chimica legata a un fertilizzante usato nella coltivazione. Carabinieri e Asl hanno avviato indagini, mentre il supermercato ha ritirato dalla vendita i prodotti, spiegando di averli ricevuti già confezionati.
L’episodio, ha avuto dei precedenti in Italia sia nel 2003 che nel 2008. Il caso del 2008, avvenuto ad Avezzano, in provincia dell’Aquila, aveva inizialmente fatto pensare ad un attentato in stile Unabomber. All’epoca la vittima fu una casalinga di Avezzano finita al pronto soccorso per una ferita alla mano causata da una fiammata provocata da un carciofo, acquistato in un supermercato ed esploso mentre lo stava pulendo. Dinamica analoga a quella di oggi quindi. Bisognerà capire se effettivamente sia stato il fertilizzante usato ad aver provocato l’esplosione anche perché la notizia che ha dell’incredibile mette in evidenza come il consumatore sia tenuto all’oscuro dei trattamenti che frutta e verdura subiscono prima di finire sulle nostre tavole.
Fra i commenti scritti sulla nostra pagina Facebook c’è anche la testimonianza di una consumatrice Stefania Morlupi che descrive un episodio simile che le capitò un po’ di anni fa: “A me é successo circa 20 anni fa con un carciofo comprato direttamente dal contadino, ha fatto un fumo violaceo e una gran puzza di zolfo non é stato uno scoppio ma lo stesso rumore di quando si accende un fiammifero”