Io leggo l'etichetta

VINO: truffati migliaia di consumatori. La tracciabilità senza digitalizzazione è utopia

Il vino in questi giorni è al centro delle cronache. Nei giorni scorsi sono state sequestrate dai carabinieri di Siena 30.000 bottiglie di falso Brunello: il vino di scarsa qualità imbottigliato come Docg era rivenduto a un prezzo dieci volte superiore. Una grossa truffa ai danni dei consumatori e delle aziende oneste del nostro Paese.  Della vicenda se ne è occupata in maniera approfondita l’agenzia parlamentare AgenParl a cui ho rilasciato la seguente intervista sul come poter evitare che episodi come questi si ripetano:

“Per settori particolari come il vino, dove sull’etichetta si può risalire al produttore, bisogna migliorare il sistema di verifica. Utilissimi e preziosi i controlli delle forze dell’ordine che però dovrebbero poter essere aiutati anche da noi consumatori che vogliamo tutelare la nostra salute. Come? Informatizzando. Siamo nel 2014 ed è incredibile come ancora oggi non vi sia un sistema centralizzato di tutte le informazioni digitalizzate riportate sull’etichetta”.

Con il progetto ‘Ioleggoletichetta’  e la Wikipedia dei Prodotti  puntiamo a creare il primo sistema centralizzato italiano ed europeo di tutte le etichette. Se il consumatore potesse attraverso la scansione dell’etichetta, con il proprio smartphone ad esempio, verificare che il numero del lotto di produzione UNIVOCO corrisponda effettivamente ad un lotto registrato ed esistente (caricato dal produttore nel database delle etichette e non un numero “inventato” che non corrisponde a nulla) si avrebbe una verifica immediata che ci direbbe se una data bottiglia è effettivamente registrata correttamente e legata al vero produttore che si assume la responsabilità di ciò che viene venduto”.
“I consumatori sarebbero i primi detective a scovare le frodi e segnalarle così alle forze dell’ordine in un sistema di efficace contrasto alle truffe alimentari. Immaginiamoci 1000 consumatori che verificano se la propria bottiglia di vino è realmente censita:sono 1000 bottiglie controllate. Se, di questi 1000, 1 consumatore trova che il numero di Lotto è falso e lo comunica, le forze dell’ordine possono immediatamente attivarsi e approfondire le indagini”.

“L’unica strada percorribile è lavorare e investire per innovare il sistema di etichettatura, non solo a livello di informazioni veicolate (ancora troppo poche, pensiamo ad esempio al fatto che l’indicazione dello stabilimento di produzione secondo il reg 1169/2011 europeo non è obbligatoria), ma anche di digitalizzare queste informazioni in un sistema centralizzato su cui sia gli addetti ai lavori, sia le forze dell’ordine, sia i consumatori possono effettuare le proprie verifiche”.
Ad oggi abbiamo raccolto oltre 13.000 firme, che presenteremo al Parlamento Europeo, tramite la petizione online per tutelare l’indicazione sia in forma numerica (codice sanitario non solo su carni e latticini quindi) che testuale (Nome del Produttore, Via e Numero Civico) dello stabilimento di produzione dei prodotti estendendola anche a tutto il mercato europeo: si tratta del primo passo per una tracciabilità completa dei prodotti che acquistiamo che deve avere come traguardo il farci conoscere anche l’origine delle materie prime che compongono il prodotto.

Per firmare la petizione clicca qui : http://ioleggoletichetta.it/index.php/2013/06/petizione-per-tutelare-i-consumatori-e-la-trasparenza-nessuno-tocchi-lindicazione-dello-stabilimento-di-produzione-sulletichetta/

Notizia di oggi: le forze dell’ordine e l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) sono riusciti a bloccare la truffa per mezzo milione di euro ai danni dello Stato e dell’Unione Europea finalizzata alla percezione di contributi Comunitari protratta da un produttore vitivinicolo di una nota azienda agricola dell’orvietano.

Gli approfondimenti sul tema Vino dell’Agenzia Parlamentare AgenParl: Clicca qui

 

 

 

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