Chi non ha interesse a farci sapere CHI FA e DOVE si fanno i prodotti che mangiamo? E’ banale ma evidentemente non scontato: se ancora non è previsto l’obbligo di indicare sull’etichetta CHI FA e DOVE si fanno i prodotti che consumiamo, un motivo “criminale” (di chi ha interessi che non collimano con quello dei consumatori) ci sarà. Indicare lo stabilimento di produzione sull’etichetta è fondamentale per tutelare il Made in Italy e recuperare 60 miliardi di € persi (o meglio che ci rubano) ogni anno a causa del fenomeno dilagante dell’Italian Sounding, di falsi prodotti italiani venduti nel mondo. La petizione da noi lanciata “Nessuno tocchi l’indicazione dello stabilimento di produzione sull’etichetta” (firma qui http://goo.gl/uRfnK6) punta a cambiare il Regolamento Europeo 1169/2011 attraverso una maggiore trasparenza per i consumatori sul luogo di origine dei cibi che consumiamo. Un modo semplice e chiaro quello di indicare obbligatoriamente lo stabilimento produttivo in Italia e in tutta Europa che salverebbe tanti posti di lavoro in Italia. Tutti coloro che nel mondo vogliono comprare vero cibo italiano avrebbero la certezza di comprare un vero prodotto MADE IN ITALY grazie alla via dello stabilimento se fosse OBBLIGATORIA!..questa informazione ci consente infatti di capire CHI E’ il produttore e ci consente di identificare il SITO PRODUTTIVO in maniera certa! Il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina favorevole all’indicazione obbligatoria sta lavorando con il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi perché tale informazione torni obbligatoria sulle etichette italiane. Un impegno fondamentale…sopratutto per esportare tale obbligo anche in Europa e ostacolare veramente le aziende che furbescamente delocalizzano salvo poi mettere la bandierina italiana sulle confezioni. Troppo facile, troppo scorretto. Lo stabilimento di produzione sull’etichetta deve essere obbligatorio!
