Lo sapevate che Pedavena e Birra Castello producono per Coop Esselunga Lidl?

State acquistando una birra Coop? E’ molto probabile che stiate acquistando un’ottima birra italiana prodotta a San Giorgio di Nogaro – Udine, state comprando all’Eurospin una birra marchiata Best Brau? Leggete lo stabilimento di produzione troverete prodotto a San Giorgio di Nogaro – Udine, lo stesso troverà scritto il consumatore che acquisterà una birra alla Lidl marchiata FinkBrau, lo stesso avviene per le birre marchiate Alpen o Jedler. Tutte hanno in comune una lunga tradizione di produzione e sapore italiano. Tutte riconducono ad uno stesso produttore che da anni valorizza il territorio di San Giorgio di Nogaro – Udine. Si tratta delle birrerie Pedavena oggi di proprietà di Birra Castello. Cosa che non è sfuggita a molti consumatori attenti che hanno notato in alcune birre sapori simili ma anche tappi simili. Si proprio tappi. 

Angelo Guidotti scrive sulla pagina Facebook di Io leggo l’etichetta: “Io e i miei amici abbiamo notato che tutte le birre in bottiglia che hanno il tappo dell’immagine sono tutte prodotte nello stesso stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD).

Ora non sappiamo se questo sia un tappo ad uso esclusivo di Pedavena, che l’attento Angelo Guidotti ha segnalato. Sicuramente per essere certi di avere a che fare con una birra prodotta da Pedavena, prima di guardare il tappo leggete l’etichetta del prodotto soffermandovi sullo stabilimento di produzione, a seguire lista ingredienti e poi valore alcolico.

Una lunga storia quella della birreria Pedavena, che merita di essere raccontata, per far conoscere ai consumatori come sia importante leggere l’etichetta delle birre. Dietro a molti marchi e tipologie di birre diverse c’è infatti la stessa azienda Pedavena-Birra Castello. Si scopre così che anche dietro alle birre più economiche della Coop o Lidl (prezzo intorno ai 0,50 €) c’è la qualità di un birrificio italiano che ha fatto la storia. Fondata dai fratelli Luigi, Sante e Giovanni Luciani, originari di Canale d’Agordo (Belluno). La Fabbrica Birra Pedavena nasce nel 1897. Nel 1928 i fratelli Luciani acquisirono la fabbrica di birra Dreher di Trieste, costruito dal viennese Anton Dreher nel 1869 per la produzione di birra a bassa fermentazione.

Dopo gli eventi della seconda guerra mondiale, il consumo di birra ebbe un notevole impulso; furono acquisite nuove fabbriche a Torino, Genova e Macomer (saranno poi chiuse in tempi successivi). Nel 1965, a Massafra (Taranto), venne inaugurato un nuovo stabilimento tra i più moderni in Europa e, con il raddoppio fatto nel 1980, divenne il più grande del gruppo.

Alla fine degli anni ’60, si rese necessario puntare ad avere un unico marchio a livello nazionale e la scelta cadde sul marchio Birra Dreher. Nel 1974 il Gruppo Birra Dreher fu ceduto alla multinazionale olandese Heineken e in quell’occasione il proprietario, Mr. Heineken, visitò lo stabilimento di Pedavena.  A settembre 2004 Heieken decide la chiusura dello stabilimento. Dal sito della Pedavena si legge : Heineken Italia annuncia alle Organizzazioni Sindacali e alle Amministrazioni Locali l’intenzione di chiudere lo Stabilimento di Pedavena il 31/12/2004 adducendo motivazioni, peraltro mai dimostrate, di inefficienza produttiva, limiti oggettivi e logistici della Fabbrica. Il loro obiettivo è in realtà la concentrazione della produzione e la riduzione dei costi.

 Il 30 settembre del 2005  la sirena della Birreria di Pedavena, che per più di un secolo aveva scandito il tempo del suo paese, suonò per l’ultima volta, ad un’ora insolita: le quattro del pomeriggio. La Fabbrica di Birra di Pedavena, fondata nel 1897 dai fratelli Luciani, chiudeva i battenti. Ma l’11 gennaio del 2006, dopo diverse difficoltà, intensi incontri al Ministero, mobilitazioni da parte di lavoratori e della comunità, arriva la notizia tanto attesa: Heineken Italia aveva venduto la Fabbrica di Birra di Pedavena alla Birra Castello di San Giorgio di Nogaro (Udine), che è subentrata alla multinazionale olandese nell’aprile del 2006.

E ora buona lettura delle etichette, e buona birra, in questo caso si può dire tutta italiana.