L’etichetta dei prodotti che vogliamo: tracciabilità e accessibilità le parole d’ordine
1) Indicazione dello stabilimento di produzione su tutti i prodotti
2) Tracciabilità delle materie prime che costituiscono gli ingredienti del prodotto
3) Standard univoco per l’etichettatura e piena accessibilità ai disabili non vedenti e ipovedenti attraverso i lettori OCR
Presto presenteremo con le firme che stiamo raccogliendo una Petizione al Parlamento Europeo per estendere l’obbligo di indicazione dello stabilimento di produzione in tutto il territorio UE, sia sui prodotti alimentari che non alimentari attraverso informazione testuale (che manca su tutti i prodotti alimentari provenienti dal resto d’Europa) e codice sanitario (attualmente presente solo su carni e latticini). SAPERE DOVE E’ FABBRICATO UN PRODOTTO DEVE ESSERE UN NOSTRO DIRITTO.
E’ importante per questo che firmiate LA PETIZIONE “NESSUNO TOCCHI L’INDICAZIONE DELLO STABILIMENTO DI PRODUZIONE SULL’ETICHETTA” http://goo.gl/E8Owtx. E’ un primo passo verso una tracciabilità seria e completa dei prodotti che consumiamo. Il secondo passo sarà finalizzato al cercare di ottenere la tracciabilità completa di tutte le materie prime che vanno a costituire gli ingredienti dei prodotti per evitare episodi gravi come quello del non poter sapere se le materie prime provengono da zone inquinate come la Terra dei Fuochi ad esempio.
Oltre all’intervento da parte del Governo con un Decreto mirato all’emergenza in Campania si deve intervenire anche per dar modo al consumatore di sapere cosa sta mangiando, e questo si può fare solo agendo sulla normativa in tema di etichettatura. Da dove proviene la farina della pasta, da dove provengono le verdure di un minestrone? Far conoscere la filiera di un prodotto al consumatore è un’ulteriore segnale di trasparenza su cui devono puntare le aziende e le istituzioni perché chi arriverà a sposare questa visione trasparente del commercio e del rapporto con i consumatori sarà anche chi genererà profitti e rilancerà l’economia.
Terzo passo la definizione di uno standard univoco per l’etichettatura, stili grafici di caratteri colori disposizione degli elementi in etichetta chiari e leggibili secondo regole chiare e univoche affinché tutti i lettori OCR dei non vedenti e ipovedenti possano accedere alle informazioni riportate in etichetta (ad oggi praticamente impossibile). Oltre a ciò l’obbligo di rendere le etichette accessibili anche in formato elettronico in un database unico europeo continuamente aggiornato.
Tre obiettivi importanti, non impossibili da raggiungere. Bisogna migliorare le leggi esistenti obbligando i produttori a tracciare le materie prime e renderle pubbliche ai consumatori sia sull’etichetta dei prodotti sia su schede tecniche di approfondimento raggiungibili sui siti internet delle singole società corredate da analisi chimico fisiche anch’esse pubbliche. Bisogna cioè puntare al valore della trasparenza in cui l’azienda al silenzio o se preferite al segreto preferisce informare e far conoscere ai consumatori con cosa sono fatti i loro prodotti.