Stretta farmaci griffati, i medici obbligati a scrivere solo il principio attivo FARMACO GENERICO O DI MARCA?

Va al Senato la norma che obbliga i medici a prescrivere i generici. FARMAINDUSTRIA CONTRARIA. Secondo gli industriali coinvolti 65mila posti di lavoro. IL SINDACATO DEI MEDICI teme l’arrivo di farmaci cinesi.

ROMA,  – Scontro Assogenerici-Farmindustria sulla stretta sui farmaci griffati che il Senato ha introdotto nella spending review. Ad esprimere forte preoccupazione contro l’obbligo per i medici di indicare il solo principio generico in molti casi è anche Confindustria che scende in campo per ricordare che il settore da lavoro a 65.000 persone e ne avrebbe un contraccolpo. Anche i medici protestano perché vedono leso il proprio ruolo prescrittivo. Così, mentre sale la polemica, gli occhi sono puntati a oggi, quando il governo presenterà il maxi emendamento sulla Spending Review su cui porre la fiducia.

FARMACI GRIFFATI: Il presidente di Farmindustria, Massimo Scarabarozzi, ha subito tuonato definendo “vergognosa” la norma che impone l’indicazione del principio al posto della marca del farmaco. Al suo fianco scende Confindustria che esprime “forte preoccupazione”. il marchio di un farmaco – spiega – ‘concorre a tutelare il risultato di un oneroso percorso di ricerca, sperimentazione, autorizzazione, promozione scientifica ed e’ garanzia di qualità e correttezza del prodotto” per un settore che impegna 65.000 persone. Diversa l’opinione di Assogenerici che ovviamente esprime un giudizio positivo sulla scelta fatta dal Senato. Favorevoli anche i consumatori mentre esprimono preoccupazione anche le diverse organizzazioni dei medici, per la lesione all’autonomia professionale nella prescrizione di farmaci. La Società di medicina generale (Simg) chiede così la convocazione di un tavolo per trovare una sintesi, anche nell’interesse dei cittadini. ”I rischi per la salute dei pazienti potrebbero essere tanti, compreso quello che sul mercato arrivino prodotti da chissa’ quali Paesi, dalla Cina per esempio, e che potrebbero risultare pericolosi”. A lanciare l’allarme e’ il presidente nazionale del Sindacato medici italiani, Giuseppe Del Barone. Sotto accusa il decreto, domani in Senato, secondo cui i medici dovranno prescrivere solo il principio attivo dei farmaci, senza indicare etichette. ”Chi ci dice – sostiene Del Barone – che le cose non andranno come con alcuni giocattoli e alimenti provenienti dall’estero? Sono stati tanti i prodotti, per esempio cinesi, ritirati dal mercato perche’ risultati tossici. Potrebbe accadere la stessa cosa anche nel nostro campo con farmaci” (fonte Ansa)