Risparmiare…in bellezza! La nostra indagine sul campo
RISPARMIARE…IN BELLEZZA!
E’ possibile fare i conti con la crisi senza rinunciare alla qualità, nel settore dei cosmetici? Sì, basta conoscere cosa ci spalmiamo addosso. Abbiamo acquistato per voi delle creme viso mettendole a confronto sia a livello di prezzo che di ingredienti INCI scoprendo che il prezzo alto non corrisponde sempre ad alta qualità.
Oggi parliamo di cosmesi , un tema molto caro da sempre alle donne, ma non indifferente nemmeno agli uomini, negli ultimi anni sempre più interessati alla cura della loro persona ed ai benefici effetti dei cosmetici sul loro aspetto esteriore.
CONSUMI IN CRESCITA – Potrà sembrarvi un fatto strano, ma dati statistici dimostrano che, in tempo di crisi, aumentano le vendite dei prodotti cosmetici ed in particolare delle creme, perché pare che i consumatori, sottoposti ad una vita più stressante dalle difficoltà economiche, reagiscano con una maggiore spesa sui prodotti per il corpo come antidoto per “tirarsi un po’ su il morale”. Così durante la Grande Crisi del ’29 negli States i rossetti andarono a ruba. E anche in Italia nel 2011 risultano aumentate le vendite di cosmetici. Nel 2010 gli italiani hanno speso quasi 10 miliardi di euro in cosmetici mettendo i prodotti beauty (profumi, trucchi e creme) al terzo posto dei consumi ritenuti irrinunciabili, subito dopo le spese per l’alimentazione e per la salute.
LETTURA DELL’ETICHETTA E DELL’INCI –Ed è proprio per questo che abbiamo scelto di parlare di cosmesi con questo articolo, perché vogliamo aiutare i nostri lettori a spendere nel modo più giusto i propri risparmi, acquistando cosmetici di qualità al miglior prezzo possibile. Per fare questo, leggete attentamente quanto segue, stiamo per darvi poche ma efficaci regole per acquistare cosmetici migliori per voi e al contempo risparmiare. Il tutto, come sempre, sarà reso possibile da un unico semplice gesto quotidiano di attenzione, la LETTURA ATTENTA E CONSAPEVOLE DELLE ETICHETTE sui cosmetici, meglio definite come INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients): è questa infatti la denominazione internazionale che indica in etichetta i diversi ingredienti del prodotto cosmetico (seppur riportati in lingua inglese e latino), tutelando i consumatori attraverso l’obbligo di informarli. Anche in questo caso, come per i prodotti alimentari, gli ingredienti sono riportati in ordine di quantità presente .
DERMO ED ECO COMPATIBILITA’ – La prima regola da rispettare dunque è quella di scegliere, nella variegata offerta degli scaffali, dei prodotti che siano DERMOCOMPATIBILI ed ECOCOMPATIBILI.
Molti di voi forse ancora non sanno cosa s’intende con queste due definizioni, ebbene , si tratta di due pilastri base del concetto di eco-dermo-cosmetica promosso da realtà come Skineco (www.skineco.org) l’Associazione Internazionale di Ecodermatologia, che promuove l’utilizzo e la scelta di prodotti cosmetici che “fanno bene alla pelle ed allo stesso tempo non impattano negativamente sull’ambiente” e da professionisti accreditati a livello nazionale e internazonale come Fabrizio Zago, chimico industriale consulente Ecolabel, sostenitore e promotore attivo delle buone abitudini di acquisto e consumo che vi andremo di seguito ad elencare e ideatore dell’ormai famoso Biodizionario, di cui torneremo presto a parlare.
COME LEGGERE L’INCI – Come riconoscere un buon prodotto ecocompatibile e dermocompatibile? Sarà proprio la lettura dell’INCI ad aiutarci. Teniamo conto del fatto che i primi 6 ingredienti menzionati sono quelli in assoluto contenuti in quantità maggiore nella formula chimica del prodotto che ci spalmiamo sulla pelle. L’ordine di progressione degli ingredienti è decrescente e al primo posto, in quasi tutti i cosmetici, troveremo l’acqua (che deve avere requisiti chimico fisici di purezza microbiologica)
Allora quali parametri di valutazione utilizzeremo per valutare un buon INCI?
Per prima cosa sarà bene cercare prodotti che NON contengano nella loro composizione chimica i PETROLATI ossia i derivati dal petrolio, per i quali è consentito l’utilizzo dalle normative vigenti, ma che non possono essere considerati ECODERMOCOMPATIBILI. I più utilizzati in assoluto sono (ne elenchiamo i nomi utilizzati negli INCI) PETROLATUM, PARAFFINUM LIQUIDUM, MINERAL OIL.
Cosa sono?
Brevemente: dalla distillazione del petrolio si ottengono diverse frazioni grasse tra cui la vasellina (Paraffinum liquidum), il Petrolatum ed il Mineral oil.
Skineco, Associazione Internazionale di Ecodermatologia, citando i Petrolati nella sezione “ECODERMOCOMPATIBILITA’” ne richiama la regolamentazione:
“La Direttiva sostanze pericolose della CEE n.67/548/CEE e successive modifiche stabilisce una chiara catalogazione tra i derivati del petrolio, tra i cancerogeni e i non. La vaselina (paraffina molle) è classificata come cancerogena cat.2, a meno che non ci sia certezza che l’olio di base dalla cui raffinazione e lavorazione è derivata non lo sia perché non contiene alcuna impurità. I fornitori di paraffina e vaselina per uso cosmetico devono dare garanzia di non fornire vaselina di categoria 2 cancerogena per le impurità contenute, e ottemperando alla direttiva 2003/15/CE settima modifica, devono fare dichiarazioni certificate di produrre con olii base che non contengano più del 3% di impurità pericolose”.
“…Attualmente La vaselina è classificata come cancerogeno di cat. 2, pertanto sarebbe vietata per uso cosmetico.
La direttiva di divieto consente l’escamotage verso l’utilizzo recitando: “… a meno che sia noto l’intero processo di raffinazione e si possa dimostrare che la sostanza dalla quale sono ottenuti non è cancerogena.
I produttori di cosmetici possono utilizzare per le loro formulazioni paraffina molle per la quale sia certificato che contenga impurità (cancerogene) fino al 3%.
Recentemente è stata divulgata una nuova direttiva che impone dal 1/12/2010 che gli ingredienti classificati cat.2 siano vietati nei cosmetici, a meno che il Comitato Scientifico della Sicurezza dei Consumatori si esprima con parere favorevole all’utilizzo: è vietato l’utilizzo, nei prodotti cosmetici, di sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, di categoria 1A, 1B e 2.
Una sostanza classificata nella categoria 2 può essere utilizzata nei cosmetici se è stata sottoposta alla valutazione del CSSC (Comitato Scientifico Sicurezza Consumatori) e dichiarata accettabile per l’utilizzo nei prodotti cosmetici”. (Fonte Skineco)
VASELINA –Vediamo quali sono le problematiche dermatologiche della vaselina: occlusività, capacità di alterare l’equilibrio microbiologico e la non-biodegradabilità. Inoltre i PETROLATI non possiedono alcuna proprietà funzionale e danno solo la “sensazione” di nutrire e idratare. Non sono sebosimili e potrebbero interferire con la normale traspirazione della pelle sino ad avere un’azione occludente favorendo la formazione di comedoni (punti neri, foruncoli). Sono molto impiegati dall’industria cosmetica ovviamente perché hanno dei vantaggi di tipo economico, ma non sono biodegradabili. In alternativa esistono cosmetici con principi attivi di origine vegetale assolutamente preferibili ai petrolati.
Tra le varie controindicazioni, il cosiddetto EFFETTO DOMOPAK. I petrolati infatti non solo non idratano la pelle, ma creano un dannoso effetto pellicola che, a lungo andare, non fa traspirare la pelle e ne aumenta la secchezza.
SILICONI – Poi ci sono i SILICONI, anche queste sostanze non sono presenti in natura, ma sono state create dall’uomo in laboratorio e sono composti a base di silicio. Conosciamo tutti il silicone usato nei bagni come isolante e sigillante, ebbene dagli anni ‘90 i siliconi sono molto impiegati anche in cosmesi, perché capaci di donare un eccezionale “effetto seta” sulla pelle, inoltre evitano la formazione di schiuma, non forniscono terreno di coltura per batteri, non creano quella sensazione di untuosità tipica dei grassi vegetali, sono idrorepellenti e quindi molto usati anche nei solari. È per questo che i siliconi hanno riscosso un sempre maggior successo, a scapito degli olii vegetali, ma che a lungo andare e possono causare occlusione e dilatazione dei pori e secchezza della pelle
È per questo che vi consigliamo di diffidare delle creme che promettono miracoli e che hanno ai primi 5-6 posti dell’INCI i siliconi, essi sono tollerabili fino ad una concentrazione del 2%, e nell’Inci dovremo trovarli alla fine della lista, li potremo riconoscere dal nome che per lo più termina in – ONE come DYMETICHONE, CETYL DIMETICHONE, STEARYL DIMETICHONE.
Un esempio valido per tutti è quello degli Shampoo che contengono siliconi, che alle prime applicazioni danno buoni risultati estetici, ma successivamente appesantiscono la chioma a causa dei siliconi che si depositano e non riescono a lavarsi via, con il risultato che i capelli risultano flosci, sfibrati e senza volume.
Ricordiamo dunque che i siliconi NON sono BIODEGRADABILI e ,a lungo andare, potrebbero avere un effetto disseccante, tendono a trattenere gli ingredienti in superficie non aiutando l’assorbimento dei principi attivi. Gli ecodermatologi consigliano di non impiegarli mai oltre la soglia del 3% (fonte Skineco).
NON SOLO TEST DI AUTOVALUTAZIONE, ALLERGENI E PROFUMI – Un’altra rilevante accortezza nell’acquisto di Creme cosmetiche è quella di verificare che i prodotti che vogliamo acquistare siano stati testati con test clinici di sicurezza e non solo con i test di autovalutazione (tanto marketing e poca scientificità) e che nelle composizioni chimiche non siano presenti gli allergeni, sostanze che possono causare ALLERGIE in soggetti predisposti. Gran parte delle sostanze allergizzanti sono quelle volatili che conferiscono alle creme un particolare e gradevole profumo. Molti lo ignorano, ma ad esempio l’uso del LIMONENE (profumo di limone) è stato una delle cause maggiori di sensibilizzazione negli anni. Anche per questo ogni prodotto cosmetico deve riportare per legge l’elenco degli allergeni quando sono presenti. Consigliamo chi è particolarmente sensibile di fare attenzione a questi parametri e in particolare ai 26 allergeni già riconosciuti . E ci sentiamo anche di consigliarvi di diffidare di prodotti eccessivamente profumati, poiché il profumo oltre ad essere gradito dai consumatori ha una funzione coprente degli odori meno gradevoli di alcune materie prime impiegate nelle formule. Ad esempio alcuni olii ed emollienti possono non avere un buon odore, come il CAPRYLYN CAPRIC TRYCERIDE che è un emolliente vegetale con ottime performance, ma un odore tremendo come il nome può far immaginare. Dove c’è questa materia prima, si possono utilizzare profumazione senza i 26 allergeni riconosciuti. Sta alle aziende fare delle scelte e trovare dei buoni compromessi tra gradevolezza e sicurezza.
PAO e CONSERVANTI – Non dimentichiamo di dare un occhiata anche al PAO, cioè a quel simbolo a forma di barattolino, generalmente riportato a lato di ogni confezione, che indica la durata del prodotto una volta aperto. Il numerino stampato dentro al simbolo del barattolo indica infatti il numero di mesi di conservazione ottimale del prodotto dopo la sua apertura. Più conservanti ci sono nella formula, più il PAO sarà alto. Un PAO ottimale dovrebbe essere compreso tra i 6 e 12 mesi.
I conservanti servono per proteggere i prodotti dalla proliferazione di batteri e microrganismi, lieviti e muffe, che sono in agguato visto che l’acqua è il primo ingrediente dei nostri cosmetici. Di solito i conservanti li troviamo elencati verso la fine dell’INCI. I PARABENI per esempio sono stati messi sotto osservazione in quanto allergizzanti.
RISPARMIO GUARDATE ANCHE IL PREZZO AL KG – Per quanto concerne invece i consigli sul risparmio, ricordiamo una delle nostre regole d’oro che è quella di guardare sempre il prezzo al Kg. Troppo spesso infatti i consumatori poco attenti, si lasciano ingannare dall’aspetto di confezioni attraenti ed apparentemente voluminose, senza però considerare l’effettiva quantità di prodotto in esse contenuta e venduta, che nella maggior parte dei casi non supera i 30/50 ml per le Creme Viso arrivando al massimo ai 150/200ml per le creme corpo. Così dando un’occhiata tra gli scaffali delle profumerie o delle farmacie possiamo renderci conto che esistono creme vendute in confezioni da 50ml che arrivano a oltre 500€ al Kg e altre invece magari anche dermoecocompatibili che costano al massimo 150€ al Kg. Si tratta dunque di costi di marketing e pubblicità, prima ancora che di qualità, che vengono scaricati sui consumatori finali.
UTILIZZATE TUTTO IL PRODOTTO – Per finire, vi ricordiamo un ultimo efficace metodo per risparmiare sui vostri acquisti beauty: cercando di utilizzare il vostro prodotto, se possibile, fino all’ultima goccia (cfr. il post di ioleggoletichetta.it “Se non tagli il tubo prima di buttarlo non capisci un tubo di risparmio”). Se pagate per 50 o 200ml di crema in tubetto infatti, perché buttarne via un terzo insieme all’involucro? Gli italiani, senza saperlo, buttano via tubetti ancora contenti una grande e significativa quantità di prodotto arrendendosi al fatto che non si riescano a spremer per bene. In realtà, semplicemente tagliando il tubetto con le forbici, ci troveremo dentro ancora del prodotto utile per le ultime applicazioni prima del “pattume”. Anche questa è un’accortezza di pochi, che se moltiplicata su larga scala può fare risparmiare a noi denaro e sull’ambiente avrebbe un impatto notevole in termini di quantità di cosmetici riversati nel mare.
IL CORAGGIO DI CAMBIARE – Gli imprenditori non dovrebbero temere di cambiare facendo scelte più consapevoli sugli ingredienti dei cosmetici. Però il marketing può indurre a pensare che un prodotto sia Green quando di green ha molto poco.
Perché utilizzare materie prime che possono contenere, anche se in quantità ridotta, impurità pericolose, quando si possono utilizzare materie prime efficaci e più biodegradabili?
Ogni giorno in 25 paesi europei immettiamo 5100 tonnellate di cosmetici nell’ambiente. E’ chiaro che se i prodotti fossero caratterizzati da biodegradabilità sarebbero meglio assorbiti dalla natura circostante, oltre che, in primis, dal nostro organismo.
L’INDAGINE SUL CAMPO
Ioleggoletichetta.it ha svolto per voi una piccola indagine: per il risparmio e l’informazione dei nostri lettori siamo andati personalmente a fare la spesa di cosmetici in giro per Farmacie e Supermercati della nostra città, Bologna…scegliendo alcuni prodotti di marche più o meno note mettendoli a confronto sia a livello di INCI che di prezzo con un occhi attento all’ECODERMOCOMPATIBILITA’ …scoprendo che un prodotto per essere buono non deve necessariamente costare tanto.
→Al Supermercato:
Abbiamo acquistato in un supermercato della città tre prodotti tra quelli top di gamma di alcune delle marche più note e in voga, ed ecco cosa vi segnaliamo:
1) L’Oréal Age Perfect Nutrition Suprême – Crema Ricca Rigenerante Giorno in confezione da 50 ml – Costo confezione 16 € – Prezzo al Kg 320 €
Scorrendo l’Inci di questo prodotto ai primi dieci posti tra gli ingredienti troviamo: aqua, paraffinum liquidum / mineral oil, glycerin, isocetyl stearate, hydrogenated polyisobutene, cyclohexasiloxane, butyrospermum parkii butter / shea butter, cera alba / beeswax, cetyl alcool , glyceril stearate, etc etc .
Quindi ai primi posti (cioè in maggiore concentrazione) nella composizione di una crema venduta a più di 300 euro al chilo troviamo petrolati (in neretto), siliconi (in rosso) o comunque ingredienti che di per sé non hanno costi d’acquisto elevati, basti pensare che la glicerina (qui al terzo posto) è venduta a circa 2 euro al chilo e la paraffina a poco più di tre.
2) Garnier UltraLift Notte – Crema Antirughe Rassodante in confezione da 50 ml – Costo confezione 8,38 € -Prezzo al Kg 167,60 €
Scorrendo l’Inci di questo prodotto ai primi dieci posti tra gli ingredienti troviamo: aqua, hydrogenated polyisobutene, dimethicone, glycerin, aluminum starch octenylsuccinate, cetyl alcohol, peg-40 stearate, glyceryl stearate, butyrospermum parkii butter/shea butter, paraffinum liquidum / mineral oil, benzyl alcohol, c13-14 isoparaffin etc etc
Anche in questo caso ahimè possiamo constatare, attraverso la semplice lettura dell’etichetta, che tra i primi ingredienti della crema c’è un silicone (in rosso) e a seguire, sempre tra i primi dieci, anche diversi petrolati (in neretto).
3) Nivea Visage Pure & Natural –Crema Idratante Lenitiva in confezione da 50 ml – Costo confezione 6,58 € – Prezzo al Kg 131, 60 €
Scorrendo l’Inci di questo prodotto ai primi dieci posti tra gli ingredienti troviamo: aqua, glycerin, caprylic/capric triglyceride, hydrogenated vegetable oil, alcohol denaturated, cetearyl alcohol, glyceryl stearate citrate, methylpropanediol, octyldodecanol, dicaprylyl ether etc etc cioè per lo più sostanze a basso costo e poi a lista inoltrata avremo: phenoxyethanol, methylisothiazolinone, linalool, limonene, citronellol, butylpheniyl methylpropional, Alpha isomethyl Iononee, geraniol , parfum. Vale a dire conservanti (come il Fenossietanolo o Metilisotiazolinone) e poi diverse sostanze riconosciute come potenzialmente sensibilizzanti tra le quali alcune inserite nell’elenco delle 26 sostanze profumate considerate allergizzanti, che per legge devono essere elencate in etichetta quando la loro percentuale supera lo 0,001% nei prodotti leave-on e lo 0,01% nei prodotti da risciacquo, parliamo di Linalolo, Limonene, Citronellolo, e il Geraniolo.
A questo proposito segnaliamo anche l’indicazione in etichetta dove è messa in evidenza la specifica destinazione di questa crema per “pelli secche e sensibili”. Nei prodotti realmente pensati e destinati per un tipo di pelle sensibile NON SONO generalmente impiegati ingredienti considerati allergizzanti o potenzialmente sensibilizzanti. Addirittura il limonene e l’Alpha-Isomethyl Ionone, data la loro intensa capacità sensibilizzante, non dovrebbero generalmente essere impiegati nei prodotti cosmetici pensati per applicazioni in zone cutanee più delicate (come detergenti intimi, prodotti cosmetici per bambini o per il contorno occhi). E qui parliamo appunto di una CREMA per il VISO!
Stessa osservazione possiamo fare anche per i due cosmetici precedenti con l’AGE PERFECT che contiene anche geraniolo, limonene e citronellolo e riporta sulla confezione l’indicazione “pelli mature e secche”, e con l’ULTRALIFT NOTTE che contiene il linalolo.
⇒ In farmacia:
Allo stesso modo, in farmacia, abbiamo acquistato tre prodotti scegliendone due di alcune delle marche più quotate nell’ambiente medico farmaceutico, Avène e Rilastil, e l’ultimo a marchio Longé.
1) Avène Hydrance Optimale – Ricca Crema Idratante per pelle sensibile secca e molto secca – Confezione da 40 ml – Costo confezione 20,60 € – Prezzo al Kg 515 €
Scorrendo l’Inci di questo prodotto ai primi dieci posti tra gli ingredienti troviamo: avene thermal spring water, mineral oil (paraffinum liquidum), glycerin, PPG15 stearyl ether, cyclomethicone, cetearyl alcohol , carthamus tinctorius (safflower) seed oil, glyceryl stearate PEG100 stearate, butyrospermum parkii (shea butter) etc etc
Ancora una volta notiamo ai primi posti della lista un petrolato (in neretto) e un silicone (in rosso), e vari emollienti (cetearyl alcohol e carthamus tinctorius) venduti a prezzi molto contenuti tra i 2 e i 4 euro al chilo…dunque notevole il prezzo finale al pubblico di oltre 500 euro al chilo per questo prodotto.
2) Rilastil Aqua – Crema Optimale nutriente restitutiva con Acido Ialuronico ad alto e basso peso molecolare con Ceramidi ed Omega 6 – in Confezione da 50ml – Costo Confezione 27,50 € – Prezzo al Kg 550 €
Scorrendo l’Inci di questo prodotto ai primi dieci posti tra gli ingredienti troviamo: aqua, olus oil, steareth 2, dimethicone, glycerin, steareth 21, oenothera biennis oil, butyrospermum parkii butter, cera alba, cera carnauba, myristyl myristate , squalane, butylene glycol, laureth 23 etc etc
Quindi un silicone (in rosso), e alcuni emollienti che ad alti dosaggi potrebbero risultare comedogenici cioè che potrebbero favorire l’insorgenza di punti neri (come il myristyl myristate). Scorrendo la lista più in fondo troviamo due PARABENI (Methylparaben e propylparaben), il disodium EDTA, un acido scarsamente biodegradabile e la cui persistenza nei mari può determinare una diminuzione di flora e fauna marine, e il BHT, sostanza utilizzata in un’ampia gamma di formulazioni cosmetiche come antiossidantee per cui solo di recente il CIR (Cosmetic Ingredient Review) ha stabilito dei limiti di dosaggio allo 0,5 % max a causa del suo dubbio profilo tossicologico e del potenziale potere irritante su cute e mucose a concentrazioni più elevate.
Per quanto riguarda i PARABENI, nonostante una lunga storia di utilizzo ritenuto sicuro, recentemente il loro uso è stato messo in relazione con l’insorgenza di tumori al seno. Sembra infatti che queste sostanze penetrino attraverso la pelle ed esplichino una debole attività estrogeno-mimetica che potrebbe essere causa di un aumento dell’espressione genica di fattori tumorali. Questa possibile relazione non è stata tuttavia ancora provata.
I parabeni sono ammessi nei prodotti cosmetici con un limite massimo di 0.4% per un singolo estere e di 0,8% per le miscele.
Questa crema sarà vostra a soli …550 euro al chilo…come dire, una riflessione è d’obbligo.
3) Longema Longé Plus – Crema Viso e Corpo nutriente emolliente ad azione intensiva – in Confezione da 200ml – Costo Confezione 22,50 € – Prezzo al Kg 112,50 €
L’ultimo prodotto che abbiamo scelto di acquistare è stata questa crema, di una marca italiana LONGEMA s.r.l ancora non troppo nota ai più (pagina fb) ma su cui abbiamo riscontrato un’ottima proporzione tra qualità dell’INCI eco e dermo compatibile e il prezzo.
Scorrendo l’Inci di questo prodotto ai primi dieci posti tra gli ingredienti troviamo infatti:
aqua, caprylic/capric triglyceride, glycerin, olus oil, cetearyl alcohol, beheneth 25, propylene glycol, simmondsia chinensis, seed oil, behenil alcohol, myristyl alcohol, etc etc
Dunque la buona notizia è che finalmente sono del tutto assenti nell’INCI di questo cosmetico, sia i PETROLATI che i PARABENI e per quanto riguarda i SILICONI ne troviamo solo uno (il dimethicone) alla fine della formula, cioè in bassissima concentrazione. Sono assenti anche le sostanze sensibilizzanti o allergizzanti come limonene, geraniolo che abbiamo visto altrove, e in più il prodotto è testato per i metalli pesanti (nichel, piombo, cromo e cobalto), essi sono cioè presenti in misura inferiore allo 0,00001%. Inoltre grazie alla sua formulazione questo prodotto è riconosciuto come DermoEcoCompatibile, ossia buono per la pelle e buono per l’ambiente, perché i suoi ingredienti sono efficaci, sicuri e rispettosi dell’ambiente, informazioni giustamente pubblicizzate sull’etichetta. E’ una crema non comedogena, e per di più è stata formulata con l’innovativa doppia valenza VISO/CORPO che raramente troviamo in commercio. Tutto questo al prezzo più basso tra quelli dei prodotti che abbiamo confrontato, ossia “solo” 112,50 euro / chilo. La confezione da 200 ml, apparentemente, pare più costosa come pezzo singolo, ma solo se non ci si sofferma a pensare che contiene 4 volte quanto una “tradizionale” crema viso da 50 ml.
Insomma al consumatore attento diciamo che basta poco per evitare di acquistare a prezzi stratosferici cosmetici che non possiedono realmente le fantastiche qualità descritte , e con quel poco di attenzione in più è possibile scegliere sullo scaffale dei prodotti che siano maggiormente etici e rispettosi della nostra salute fisica, ambientale e perché no, economica!
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